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viernes, 7 de junio de 2013

Pieve di San Sebastiano a Lesa


La piccola Chiesa di San Sebastiano, collocata sulle sponde del Lago Maggiore, a Lesa, rappresenta un rarissimo caso di edificio sacro di epoca romanica che ha conservato nei secoli la sua struttura originaria, senza aggiunte o modifiche rilevanti.
Costruita tra il 1110 e il 1125, probabilmente allo scopo di far valere la giurisdizione di Lesa su un punto di passaggio fondamentale, sorge su un piccolo poggio panoramico che domina il più antico punto di attraversamento del torrente Erno.
Intorno alla chiesa sono stati ritrovati i resti, ora scomparsi, di sepolcri dell'epoca romana che hanno contribuito ad alimentare la tradizione popolare che collega questo luogo di culto a incerte epidemie del passato, le cui vittime avrebbero qui trovato sepoltura.
La chiesa si compone di un'abside, diviso in tre parti da lesene, e di un'unica navata, orientata verso est. Il campanile, appoggiato sulla muratura della chiesa, mostra una struttura ternaria con aperture di dimensioni crescenti: semplici feritoie in basso, monofore in mezzo e bifore a livello più alto.
Nella parete sovrastante l'abside vi è una finestrella cruciforme alla quale corrisponde un affresco simbolico di Cristo-Luce, originalissima rappresentazione del tema della redenzione attraverso il Cristo risorto: la stessa apertura costituisce il corpo del Signore con le braccia aperte dipinte ai lati. In alto sono raffigurati il sole e la luna e in basso, a rappresentare il popolo di Dio, due pecorelle protese verso la figura centrale.


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